Chi sono?

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Ciao a tutti, mi chiamo Mirko e sono un appassionato di Vespe. La mia prima Vespa è arrivata a 13 anni una 50 special del '81, con la quale ho iniziato a muovermi e a fare i primi raduni. In seguito a 16 anni è arrivata una 125 Primavera ET3, sempre del '81 e dopo un lungo restauro a 17 anni ho potuto guidarla e ho allungato i miei itinerari. Crescendo la mia passione per questo mezzo ho iniziato cercare qualcosa altro e dopo qualche anno nel 2015 ho acquistato una 125 VNA del '58 tenuta per un periodo poi venduta e nel 2016 al suo posto ho preso una Sprint 150 del '68. Nel 2018 ho trovato se posso chiamarla così la mia perla, un 200 Rally del '72 e dopo la vendita della prima ET3 ne è arrivata in casa un'altra del '77. E così tra una Vespa e l'altra mi sono dedicato a qualche avventura che ho deciso di condividere con voi.
INFORMAZIONE: La pagina è in fase di lavorazione, prossimamente verrà aggiornata con post di viaggi sempre più recenti. Grazie

domenica 26 aprile 2020

Toscana-Lazio...Isola del Giglio - Vespa 150 Sprint

Ai confini della Toscana - Lazio 
con sbarco sull'Isola del Giglio !

E dopo essere stato in Toscana per la prima volta nel 2016, nel 2017 io e la mia ragazza abbiamo partecipato all' 8° tappa PISA-LUCCA-ABETONE che si svolge nel cuore della notte. 
Ho organizzato un altro tour in solitaria, poiché la mia ragazza era in America, mi son detto per il mio compleanno parto per un viaggio che attraverserà la Toscana fino al confine con il Lazio dove avevo prenotato, ovvero da Poggiobono Country House in Loc. Spinicci, 58010 Marsiliana GR. Ho prenotato una camera da letto con bagno come base di ritorno,
dato che sarei stato fuori tutto il giorno.

27-08-2018 ore 5:30 Vespa pronta e carica per partire, il cielo ancora buio e pieno di stelle e la temperatura era ottima. Da li a poco sarei partito. Questa volta ero organizzato in modo diverso, come navigatore un Tom Tom Vio  montato sul specchietto e 2 Powerbank con me, uno da 10000 mah ad uso esclusivo per la carica del navigatore ( in 30 min si ricaricava tranquillamente ) e un'altro da 22000 mah per il telefono che mi garantiva 6 cariche, questa volta avevo un Samsung S6, il telefono su aveva le mappe per il navigatore, cioè, il Vio, e collegato al telefono tramite Bluetooth.

Cerea (VR)

Questa volta mi metto in strada con la Vespa 150 Sprint del '68, questa Vespa ha una capienza di 7,7 litri, 6,2 di pieno e 1,5 di riserva, a differenza dell'et3 con i suoi 4,6 litri di pieno e 1 litro di riserva, però i consumi sono diversi qui non mi posso aspettare di arrivare a 42 o più km al litro! Come anche per la velocità, l'et3 può raggiungere anche 95/98 km/h, questa non va oltre gli 85 km/h.
Il bello della Sprint però è che ha un vano porta oggetti immenso sul lato sinistro e ci sta veramente sacco di roba! Mi aspettavano più di 400 km, ovvero 9 ore di strada, sapevo che avrei attraversato tutta la Toscana! Questo si che sarebbe stato un viaggio di forte costanza. A quell'ora è uno spettacolo andare per strada, sei solo tu, il rumore della tua Vespa e la strada che passa sotto di te. I chilometri passano e il sole all'orizzonte pian piano va a illuminare il cielo.

Alba lungo la strada.

Come quando sono sceso altre volte ho fatto rifornimento poco dopo aver passato Bologna, avevo percorso 134 km con 4,8 litri di miscela (28 km/l). Questa volta ho imboccato la strada che avrebbe attraversato Passo della Raticosa e Passo della Futa e che mi avrebbe portato direttamente a Firenze.
A breve, lungo la strada mi resi conto che partendo così presto alle 9 di mattina ero già in mezzo agli Appennini, ragazzi vi garantisco che, anche se era agosto, la temperatura era veramente bassa. La temperatura era sotto i 10 gradi, avevo le gambe ghiacciate e cosi mi sentii obbligato a fare una sosta giù di strada per muovermi un pò! La bassa temperatura mi aveva messo in crisi la batteria del telefono che era riposto nello zaino, ma sopratutto del navigatore che era esposto all'aria, infatti dopo neanche 3 ore la batteria era scesa al 30%, obbligandomi a una prima ricarica.

Sosta al sole. Temperature sotto i 10°

Così in attesa di riprendermi con la temperatura, ho preso l'occasione e ho rimesso in moto la vespa e ho infilato i piedi sotto al pedale di avviamento, cosi da sfruttare l'aria calda che fuoriusciva da sotto il motore. Direi che è un ottima idea !

Idea di riscaldamento !

Dopo una sosta di 20 minuti mi sono rimesso in marcia, nella corsa verso Firenze.
Detto fatto davanti a me si aprì un panorama spettacolare. Firenze !

Direzione Firenze.

Passata la bella Firenze mi sono direzionato verso Siena, che però avrei solo costeggiato. La strada man mano diventava sempre più collinosa con ambientazione tipica della Toscana. All'altezza di Siena ho fatto il secondo pieno della giornata, da quando ero partito avevo percorso 280 km circa. Invece dal pieno precedente avevo fatto 144 km con 4,7 litri di miscela e una media si era alzata un po' a 30,6 km/l. Erano le 12:30 decisi di sostare e mangiare un panino all'ombra mezz'ora, un po' di riposo dopo 6 ore potevo permettermelo !

 Quasi a Siena.

Passata Siena, mi sono diretto verso Grosseto, la strada sembrava infinita, Ad un certo punto ho imboccato una statale deserta, 50 e passa chilometri dritti, nessuno sulla strada e forse avrò incrociato 5 macchine! Così ho passato i miei probabili ultimi km, a 75 km/h puramente in solitaria sotto il sole toscano. La Vespa sembra non essere mai stanca, il motore manteneva sempre il suo regime di giri, a differenza mia. D'altronde era questa la mia sfida, cosi dopo circa 4 ore buone di strada dall'ultima sosta, mi sono trovato ad arrivare a Marsiliana, a meno di 6 km dal mio arrivo.
A Marsiliana, un paesino piccolo, mi sono fermato per fare rifornimento, il terzo della giornata. Dal pieno precedente avevo percorso 123 km con 4 litri di miscela, una media di 30,8 km/l.
Si sono fatte ormai le 18, così mi sono fermato a prendere qualcosa per mangiare per la sera in un piccolo supermercato, per poi dirigermi all'affittacamere.
Arrivato, una signora molto gentile mi ha mostrato dove posteggiare la Vespa e la camera da letto, il posto è su una collinetta e si gode di un'ottima vista e di tranquillità, così dopo aver scaricato la Vespa dato una controllata generale che fosse tutto apposto, mi sono goduto il mio meritato riposo dopo aver percorso più di 400 km.

Giorno due del mio viaggio, partenza ore 7:30 del mattino, in direzione del Porto Santo Stefano che dista circa 30 km da dove alloggiavo, dove volevo imbarcarmi in direzione dell' Isola del Giglio.

 Porto di Santo Stefano.


Imbarco sul traghetto, direzione Isola del Giglio.

Dopo aver lasciato fissare la Vespa come si deve, mi sono trovato un posto sul ponte della nave, per godermi quei 40 minuti circa di viaggio. Il cielo era azzurro, il mare blu, il sole splendeva in alto e il caldo si faceva sentire. Cosa voler di più? Man mano che ci avvicinavamo l'isola era sempre più bella, una piccola collina in mezzo al mare.

Fotomontaggio di tre scatti dell'isola del Gilio.

Arrivato sull'isola sono sbarcato al Porto Santo Stefano, ho reperito una cartina del posto e mi sono fermato in un bar sul porto a fare colazione. Poi mi sono avviato addentrandomi tramite l'unica strada principale con la quale si arriva un po' da per tutto nelle zone principali, l'isola è piccola (23,8 km²) è totalmente collinare massima altezze che raggiunge sono 496m s.l.m. e l'ambientazione è molto particolare.

Foto sulla strada principale che parte dal porto,
con vista sulla costa.

Prima meta è stata in uno dei punti più alti, Gilio Castello,  un piccolo borgo medievale a circa 5,5 km dal porto. Ho impiegato 10 minuti, il castello è in un punto molto dominante, costruito probabilmente per poter controllare la zona del mare. Dopo qualche foto e un giro a piedi del borgo mi sono diretto verso l'altro lato dell'isola zona Gilio Camprese a poco più di 6 km dal castello sempre più o meno a 10 minuti, si è aperto quello che sembrava un altro mondo.

Vista con Torre del Caprese
Selfie !

La giornata rendeva ancora più carico di colori quel panorama e così arrivato a Gilio Caprese, dopo un giro nei dintorni, mi sono fermato per mangiare qualcosa al volo e proseguire con il giro tornando verso il porto e facendo tappa in varie spiagge lungo la strada. Alle 15 avevo prenotato il traghetto di ritorno, decisamente troppo presto l'unica pecca di questa tappa probabilmente, sicuramente se torno starò di più. Alle 16:00 ero già tornato in "Italia" sulla "Terra Ferma"!ok, faceva figo dirlo, mi sono avviato sulla strada dopo il porto Santo Stefano, percorrendo la strada in direzione Monte Argentario. Si percorre su una strada principale che fa il giro della costa con panorami sul mare molto suggestivi, infine proseguendo si può tornare al porto da dove ero partito.

Vista del porto Santo Stefano

Foto lungo la strada che costeggia la costa.

Infine prima di concludere la giornata e tornare all'alloggio, mi sono fermato a fare il pieno e tra una cosa e l'altra avevo percorso 120 km. In camera mi sono dedicato a preparare l'itinerario per il giorno dopo, avrei sconfinato in Lazio.

Giorno 3, Mi sono messo in strada abbastanza presto, in direzione Tarquinia circa 55 km e 1 ora di strada dall'alloggio, dove ho fatto una sosta colazione. Ripartendo, mi sono direzionato verso Barbarano Romano  circa 32 km, queste strade sono in zone totalmente immerse nelle colline. Proseguendo sulla strada per altri 26 km mi sono diretto alla mia prima meta ufficiale dove mi sono fermato e ho fatto visita.

 Castello di Bracciano

Una volta parcheggiato a Bracciano, mi sono dedicato alla visita del Castello di Bracciano costruito nel 1470, tramite guida si può visitare, al suo interno si può vedere un po l'ambientazione dell'epoca e pezzi di storia del castello. Finita la visita, mi sono allungato sul lungo Lago di Bracciano, visibile anche dal castello, per una sosta pranzo.
Nel primo pomeriggio, mi sono avviato per la seconda tappa giornaliera, percorrere quelle strade collinose in mezzo alla natura, lasciando correre sotto le ruote la strada era quasi magico senza pensieri che potevano toccarti, cosi dopo 2 ore e 85 km percorsi sono arrivato a Civita di Bagnoregio.

Civita di Bagnoregio.

Nominata "La città che muore". Un borgo visitabile solo a piedi, ci si arriva tramite una lunga strada pedonale ci si impiega circa 15 minuti per raggiungerla, per accedere alla strada si deve pagare il biglietto per limitare la circolazione di persone al suo interno, arrivati dentro si può visitare il borgo e un piccolo museo. Che dire... ambientazione e luogo molto particolare in una location unica.
Finito con il tour a Civita, mi sono direzionato verso l'alloggio dato che iniziava a far tardi, distava un'ora e mezza di strada, circa 80 km. Tornando sulla strada ho costeggiato il Lago di Bolseno. Inoltre lungo quella strada si trovano anche le Terme di Saturnia, avrei voluto fermarmi ma i tempi iniziavano a stringere e il sole stava calando all'orizzonte. Non mi andava di star fuori anche di notte fondamentalmente.

Vespa pronta per il rientro verso casa.

Giorno 4, dopo aver preparato i pochi bagagli, ho caricato la Vespa e mi sono messo in strada ore 8:30, ho usato il cuscino posteriore come porta pacchi. Mi ero precedentemente creato delle staffe in alluminio che si incastravano sotto il porta pacchi e permettevano di far passare una corda elastica al suo interno, un metodo semplice, veloce da utilizzare e da realizzare !
Si sa quando si parte per un lungo pezzo di strada le prime ore sono sempre le più facili da passare. La cosa sicura era che questa volta sugli Appennini, ci sarei arrivato con una temperatura sicuramente più calda. Ormai avevo percorso dal primo giorno più di 800 km così mi avviai sulla stessa strada che avevo percorso all'andata puntando Firenze. Mi sono fermato per il primo pieno dopo circa un centinaio di km; non ero ancora arrivato a Siena, così fino a dopo Firenze circa 130 km ,dove ho fatto il secondo pieno della giornata, prima di imboccare la strada per gli Appennini.

Mal tempo in arrivo. Nella foto ero Qui  !

Mi sono avviato sulla strada, e dato che ero in anticipo invece di passare per i passi Futa e Raticosa, ho deciso di andare per Barberino di Mugello direzionandomi per Mangona, il tempo stava cambiando, iniziò ad annuvolarsi e lì mi resi conto che non era stata una bellissima idea. Avevo allungato di un'ora la mia strada e non sapevo più in che direzione andavo, o meglio il navigatore mi aveva ri-calcolato il percorso, ma io ero disorientato totalmente. Allorché mi sono trovato a percorrere una strada in salita infinita, quasi tutta dritta, desolata e con attorno solo alberi di pino, alti cosi tanto che coprivano la visuale del cielo e fitti tanto che sembrava una cosa quasi inquietante!
Il mio pensiero fisso su quella strada era, che se non trovavo un paese rischiavo di rimanere a piedi con il pieno, non avevo idea di quanto in là mi stavo portando! Ma ormai il dado della sorte era stato tirato. Sono andato avanti fin quando a terra notai l'asfalto umido e man mano andavo avanti era sempre più bagnato, cosi mi sono fermato, il mio presentimento non era buono. Indossai in velocità l'impermeabile e dopo aver sistemato tutti i bagagli in modo che non si bagnassero, mi sono rimesso in strada, quando un tuono interruppe i miei pensieri. Non c'era nessun posto dove fermarmi per aspettare un attimo e vedere se passava, il navigatore era in carica, mi assicurai che il power bank fosse al sicuro da eventuale pioggia, perciò prosegui fin quando il peggio accade. In men che non si dica iniziò a piovere a dirotto, in breve tempo sulla strada si formarono quei 2/3 cm di acqua sull'asfalto, trovarsi in una situazione così non era simpatico soprattutto in montagna! Staccai quasi immediatamente il navigatore dalla carica, quando non molto lontano dopo un paio di tornanti fatti a velocità bassissima vidì un paese non molto lontano e lungo la strada delle capannine per la fermata dell'autobus, la mia salvezza !

La mia salvezza dalla pioggia. 

Passato il temporale dopo una buona mezz'ora d'acqua, mi sono rimesso in marcia in direzione Bologna e successivamente casa. Dopo 200 km e più di 4 ore sono arrivato a casa, con il sole sopra le testa e tanti ricordi alle spalle, avevo percorso più di 1435 km in 4 giorni pieni. Sì, pieni perché quando si viaggia in Vespa per potersi spostare e riuscire a coprire certe distanze o più mete non si hanno tanti tempi morti, perciò ero sempre in movimento o quasi.

Riassunto viaggio: 
1435 km tot. percorsi
32.61 litri tot. di benzina 
49.15 euro tot. per la benzina
media di viaggio 44 km / litro

direi non male !

=)
Qui trovi il link video del viaggio.
Video You Tube

Grazie per il tempo dedicato.
A presto con nuovi post !
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